Il mondo della comunicazione è in continuo movimento. Cambiano le mode, gli stili, le tendenze, i gusti, gli atteggiamenti e i rapporti.
Cambia anche la nostra immagine e il modo in cui ci interfacciamo agli altri.
Nel mondo del web le trasformazioni sono ancora più veloci e stare dietro a tali evoluzioni è difficile, costa tanta attenzione e dedizione.
In questo contesto così dinamico non si può non valutare l’idea di un cambio di look per essere al passo coi tempi, nel caso del web, può essere rappresentato da un sito più friendly, nel caso della nostra immagine imprenditoriale, può essere rappresentato dal nostro primo biglietto da visita, ossia il logo.
Il restyling di un logo è necessario quando l’immagine del nostro brand, attività o prodotto, non è più competitiva, accattivante e distintiva.
Sono tanti i brand famosi che hanno rivisto e rivisitato il proprio logo in ottica di restyling, basti pensare a Starbucks, Enel, Tim. Brand che, nonostante il forte valore di consapevolezza e autorevolezza, hanno intuito che erano lontani dalla nuova società globale.
Il restyling del logo può presentare modifiche di stile, di colori, di font, del disegno grafico o del messaggio (payoff); cambiamenti che devono essere in linea con il vecchio logo, rispettando la base di partenza per non confondere i clienti fidelizzati che riconoscono in quel logo, un’idea precisa del brand e della sua storia.
Il restyling del logo è infatti un’attività che viene consigliata a loghi “vecchi”, che hanno più di 10 anni, ma non si escludono loghi appena realizzati che non hanno conquistato la fiducia del cliente o del lettore.
Un punto di forza per poter riqualificare graficamente un logo è che questo sia semplice, non complesso. Una linea di stile che rispettiamo anche nella creazione del primo logo, prevenendo scenari futuri come quelli appena descritti e tenendo conto di tutti i canali nel quale il logo dovrà essere veicolato, come le nuove applicazioni web.